mercoledì 15 settembre 2021

Memi che non fanno ridere (un post diverso dai soliti)

 


Giorni fa, mi è capitato di essere a Marsiglia e per puro caso mi sono trovata davanti questa mostra di "25,000" barzellette sul Covid che si teneva nel quartiere di Marsiglia Vecchia, "Le Panier". Sono anche andata a vederla, e vi dirò che la cosa mi ha lasciato molto perplessa. 



La mostra consiste in 25000 immagini appiccicate una accanto all'altra senza nessun commento, senza nessuna logica, senza nessun tentativo di raggrupparle per temi. Capisco la difficoltà di fare una cosa del genere quando queste immagini di solito non hanno né firma né data (nemmeno io firmo le mie). 

Però, secondo me, c'è una certa logica in questi memi. E' il concetto stesso di "meme" che è qualcosa che cambia, si trasforma, evolve. E, secondo me, sul Covid c'è stata una notevole evoluzione del contenuto e del significato. 

La prima generazione dei memi sul covid erano generalmente rappresentazioni di quanto fossero stupidi quelli che non rispettavano le precauzioni, distanziamento, mascherine. Oppure di quanto fosse cosa buona indossare una mascherina. 

Poi sono venute fuori moltissime immagini delle eccessive precauzioni che alcuni prendevano, tipo accumulare carta igienica, o portare doppie o triple mascherine 
Adesso, direi che la cosa si è mossa verso i vaccini, con tutta una serie di memi su quanto siano stupidi i no-vax, oppure su quanto sia arbitrario l'obbligo vaccinale


Insomma, una storia lunga e complicata che forse qualcuno un giorno studierà. Da parte mia, vi posso solo dire che, un tempo, nella vecchia unione sovietica, le barzellette sulla stupidità dei membri del governo erano una cosa che girava dappertutto. E non erano semplicemente uno scherzo: era un modo per dire quello che uno pensava e che non si poteva dire in modo ufficiale. Col Covid, siamo a qualcosa di molto simile. 

Vedremo. Nel frattempo continuerò a passarvi dei memi di mia creazione, oppure presi dal Web

Galina. 

venerdì 10 settembre 2021

Santo Disinfettante

 

 

Può darsi che questo sia uno scherzo, oppure un fotomontaggio. Ma potrebbe anche essere vero -- comunque è verosimile. 

Il cartello dice "Disinfettante Santo per le mani. E' stato benedetto." 

Segue una citazione biblica (Esodo 30,17-21) "si laveranno le mani e i piedi e non moriranno. È una prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti, in tutte le loro generazioni".

 

sabato 28 agosto 2021

Fantozzi e il Covid

 

 



Questo meme testuale di Carlo Brevi è semplicemente meraviglioso. Sembra veramente di vedere un film! Alla fine, mi sa che sarà una risata che li seppellirà. (GB)

 

The Unconditional Blog, [27.08.21 22:52]
 

Ripensandoci, la situazione in cui ci troviamo a vivere da un anno e mezzo a questa parte sarebbe stata perfetta per ambientare un solido film di Fantozzi.
 

Alcune possibili scene:

- I telegiornali annunciano che a causa di un terribile virus verrà l'indomani imposto un lockdown.
Fantozzi, preso dal panico, si precipita a fare scorta di viveri. Arrivato al supermercato si trova davanti ad uno scenario di guerra: le corsie sono trasformate in trincee, i clienti equipaggiati in maniera militare combattono per accapparrarsi gli ultimi beni rimasti. Dopo aver attraversato sparatorie e lanci di granate, Fantozzi riesce infine a tornare a casa con un misero bottino di 4 scatolette di tonno e un sacco di 10 chilogrammi di cibo per cani.

- Durante il lockdown, Fantozzi terrorizzato dal virus si chiude in casa, e passa il tempo a sterilizzare ogni singolo angolo dell'appartamento. Rifiuta ogni contatto con la moglie Pina e con la figlia, ed alla fine un esaurimento lo porta ad avere allucinazioni dove il Dottor Burioni lo istruisce sul fatto che non occorre mai abbassare la guardia.

- Nei giorni del lockdown il passatempo preferito dei vicini è appostarsi sulle finestre e fare a gara a centrare con le carabine i malcapitati runners che si avventurano all'aperto. Ogni runner che cade è accompagnato da uno scrosciare di applausi che parte dai palazzi del quartiere.

- Viene il momento in cui Fantozzi è costretto ad uscire di casa per andare a fare la spesa. Per l'occasione recupera la tuta da palombaro di un suo lontano parente che negli anni 30 fu pioniere della pratica della sommersione. Sull'uscio di casa, vestito di tutto punto, viene salutato con commozione dalla moglie Pina come Andromaca salutò Ettore prima del duello con Achille.

- Passano i mesi, e Fantozzi sente la necessità di uscire di casa ogni tanto. Decide di procurarsi un cane per avere una scusa per accompagnarlo fuori.Il Ragionier Filini gli propone allora di adottare il Collonnello Hauser, un alano di 80 chili appartenuto ad un vecchio maresciallo appena deceduto. Il Collonnello Hauser si rivela un discendente di una stirpe di alani allevati da un gerarca nazista, e nel giro di pochi giorni si impossessa della casa e ottiene l'utilizzo esclusivo del bagno. Fantozzi, costretto ad uscire per fare i suoi bisogni verrà multato per violazione del coprifuoco.

- Si ritorna al lavoro in ufficio. Qui Fantozzi scopre che la signorina Silvani è una accanita nomask, e che insieme ad altri colleghi organizza feste che violano le direttive del governo.Fantozzi, fattosi coraggio, decide di andare ad una delle feste, violando il coprifuoco. Fermato dalla polizia, simula un'appendicite. Finirà in ospedale dove per errore gli verrà asportato un rene.

- Arrivano finalmente i vaccini. Fantozzi è entusiasta e si reca all'hub vaccinale. Qui, nell'indifferenza generale tra operatori scorbutici viene rimbalzato da una postazione all'altra, e finisce per subire 6 distinte inoculazioni. Tornato a casa in preda a crisi mistiche, rivede lo spirito di Burioni che lo rassicura che tutto andrà bene.

(Carlo Brevi)